Tradimenti coniugali sul luogo di lavoro dal POV di un investigatore privato.
L’ambiente lavorativo favorisce le scappatelle coniugali e le trasferte di lavoro sono spesso un motivo per tradire occasionalmente il partner.
L’ambiente lavorativo favorisce le scappatelle coniugali e le trasferte di lavoro sono spesso un motivo per tradire occasionalmente il partner.
Ricerche statistiche indicano che circa il 60% del totale delle infedeltà matrimoniali trovano terreno fertile e avvengono sul luogo del lavoro, sia per le donne che per gli uomini.
Nella mia esperienza di investigatore privato e titolare dell’agenzia investigativa Octopus, che si occupa di tutela familiare e indagini su infedeltà coniugale dal 1980, due partner infedeli su tre coltivano le loro relazioni extraconiugali sul luogo di lavoro.
Anche sul luogo di lavoro, come al di fuori, ci sono tre tipi di amanti adulteri:
Quelli che instaurano una lunga e duratura relazione con una persona sola, collega, superiore o sottoposta. Questa, in teoria, è la situazione più semplice da svelare, perché i due, seppur con meno slanci affettuosi eclatanti, tendono a frequentarsi giornalmente: colazione, pranzo, eventualmente aperitivo e qualche volta cena. Inoltre, approfittano di permessi lavorativi, non detti in famiglia, per periodiche frequentazioni fuori dal lavoro.
Quelli che considerano il luogo di lavoro terreno di caccia per continue scappatelle a base prevalentemente di sesso. Questi sono traditori seriali e compulsivi che, per quando tentino di dissimulare la loro infedeltà extra-coniugale, sono abbastanza facili da cogliere in flagrante. Inoltre, anche se fanno scappatelle esclusivamente di sesso, è inevitabile che lascino dietro di sé una scia di cuori infranti utili all’investigatore privato.
Una Cliente della mia prima agenzia investigativa Octopus di Treviglio m’incaricò di sorvegliarle il marito dopo il lavoro, perché tornava a casa sempre più tardi. Fummo sfortunati perché capitammo proprio nella serata in cui il nostro sorvegliato si lasciava con la sua amante-collega.
Nella mala sorte, però, ci fu un colpo di fortuna: i due organizzarono il loro ultimo incontro seduti in un bar vicino all’azienda. Prendendo posto a fianco capimmo che era lui a lasciarla, perché lei gli aveva fatto troppe pressioni affinché divorziasse dalla moglie. Lui le fece un discorso cinico su quanto non fosse stupido da farsi incastrare e fece un elenco di altre colleghe con cui aveva avuto relazioni più o meno brevi, tutte finite perché lui non avrebbe comunque mai lasciato sua moglie.
La mia socia detective privata ed io prendemmo nota di tutti i nomi delle ex-amanti riferiti dall’uomo e le identificammo. Successivamente, la mia socia, capace di piangere a comando, le contattò, presentandosi come una giovane donna sedotta e abbandonata dal nostro indagato in cerca di aiuto. Alcune non ne vollero sapere di parlare, ma altre non vedevano l’ora di raccontare tutte le malefatte del fedifrago, che spesso, per seguire la sua passione trasgressiva, commetteva scorrettezze sul lavoro da licenziamento in tronco.
Per la nostra Cliente fu una separazione senza intoppi.
Quelli che approfittano degli impegni lavorativi per avere liaison occasionali o intrattenersi con sex-workers.
Costoro sono più difficili da smascherare, perché le loro trasgressioni sono molto circoscritte nello spazio e nel tempo e lasciano poche altre tracce oltre ai preservativi e a spese ingiustificate; questi fedifraghi approfittano di trasferte lavorative per sgattaiolare nella camera d’albergo del o della collega a notte inoltrata o per chiedere all’uscere dell’hotel di procurare una “coperta” o un toy-boy per qualche ora.
Sorvegliando un’adultera in trasferta all’estero con il proprio superiore-amante i detective privati della mia agenzia investigativa Octopus fecero scattare l’allarme antincendio dell’albergo per video-riprendere i due precipitarsi seminudi fuori dalla stessa stanza.
Non voglio essere malaugurante o infrangere la serenità di coppie solide, ma, se avete già qualche sospetto, vi spiego come fare ad approfondire, per decidere se valga la pena di ricorrere a un detective privato.
Come cogliere i segnali del tradimento sul luogo di lavoro.
I sintomi di un tradimento sono sempre uguali, che si tratti di un flirt nato sul luogo di lavoro o al di fuori di questo:
Improvviso attaccamento morboso al proprio smartphone.
Incremento di messaggi e telefonate in orari strani.
Cambi sospetti di orari lavorativi in entrata, in uscita e in pausa pranzo.
Maggior cura nell’abbigliamento e nell’igiene personale.
Atteggiamento distratto e aggressività in famiglia o, al contrario, continue e immotivate attenzioni e regali al coniuge e ai figli.
Ottenere le prove che il vostro partner vi tradisce sul luogo di lavoro non è facile, soprattutto se dispone di un ufficio tutto suo o è proprietario dell’azienda dove lavora o lavora in un ambiente dove può ritagliarsi indisturbato momenti e spazi per i suoi incontri clandestini.
Pertanto, come prima cosa, dovete pensare alle opportunità che il o la sospetta fedifraga ha durante la sua giornata lavorativa, non escludendo neppure le ipotesi più fantasiose o astruse per come conoscete il vostro partner.
Recentemente una cliente si è rivolta alla mia agenzia investigativa Octopus di Cassano d’Adda per un caso d’infedeltà. Durante la riunione per organizzare la sorveglianza, la Signora escluse categoricamente che il marito, ossessionato dall’igiene, avesse potuto copulare al di fuori di un letto con le lenzuola appena lavate. Dopo averne studiato la routine, i miei detective privati collaboratori l’hanno colto a copulare con una sua collega in un magazzino aziendale piuttosto sporco. Inoltre, l’uomo talvolta andava a casa della collega in assenza del marito, perché si eccitava con le lenzuola impregnate dell’odore dei due coniugi.
Come gestire un sospetto tradimento sul luogo di lavoro.
Vediamo in dettaglio cosa fare per curiosare nella routine lavorativa quotidiana del partner sospettato di tradimento coniugale:
Controllate auto, tasche e borse o borselli in cerca di scontrini, preservativi e altri indizi.
Se potete, tenete sott’occhio i pagamenti con la carta di credito e la busta paga in cerca di discrepanze su straordinari o giornate di permesso.
Se il partner si reca al lavoro in auto, controllate i chilometri. Oppure verificate le eventuali obliterazioni di abbonamenti ai mezzi pubblici.
Se possibile, trovate delle scuse plausibili per chiamare più spesso il vostro partner quando si trova al lavoro e fatelo attraverso il centralino dell’azienda, non sul suo cellulare. Chiamate soprattutto nei giorni in cui sospettate maggiormente del partner a causa di suoi comportamenti strani o di eccessiva cura personale e nel vestire prima di recarsi al lavoro.
Proponetevi a sorpresa di passare a prendere il partner a fine lavoro o di accompagnarcelo all’inizio lavoro. Se rifiuta nervosamente l’offerta, abbozzate e fatelo sorvegliare dall’agenzia Investigazioni Octopus.
L’intervento dell’investigatore privato consiste innanzitutto nel verificare tre momenti tipici della relazione extraconiugale sul posto di lavoro: la colazione prima d’iniziare il “turno”, la pausa pranzo e l’uscita dal lavoro.
Qualora il soggetto automunito abbia orari molto elastici o un lavoro che lo obbliga a girare continuamente fuori sede, oppure possa prendersi permessi all’insaputa del partner, l’agenzia investigativa applica un localizzatore satellitare alla vettura (il cui uso è legale e previsto dalla Legge) per avere maggior controllo e abbattere i costi d’intervento.
Quando il partner si trova in trasferta valgono gli stessi cinque suggerimenti sopra elencati con l’unica variante che dovete chiamarlo attraverso il centralino dell’albergo dove ha detto di soggiornare, piuttosto che sul suo cellulare. E dovete studiare la sua reazione quando gli proponete di accompagnarlo e andare a prenderlo all’aeroporto o in stazione, ecc.
Si rivolse alla mia agenzia investigativa Octopus di Milano un uomo che sospettava una relazione extraconiugale tra sua moglie e un collega di questa, con cui spesso la donna si recava in treno a Roma per lavoro. Suggerii al Cliente il trucco di proporsi come accompagnatore; la reazione della moglie fu molto sospetta. Il Cliente non aveva grosse disponibilità e decidemmo di seguirgli la moglie solamente sino in stazione e sospendere il controllo alla sua partenza, certo che i due si sarebbero lasciati andare a qualche effusione prima di salire in carrozza. Non accadde nulla, forse per la presenza di un’altra collega, anche questa partita insieme ai due; tuttavia i miei collaboratori assegnati al caso ebbero la sensazione che l’amante della loro osservata fosse la collega e non il collega.
Decidemmo di attenderli anche al ritorno. I tre scesero dal treno e si separarono con atteggiamento impeccabilmente professionale. I miei detective privati collaboratori mi aggiornarono in attesa di disposizioni e ordinai loro di pedinare la sospettata sino a casa sua. Invece di tornare direttamente a casa, la donna fece una diversione e incontrò la collega con cui era appena stata in trasferta lavorativa. I miei detective avevano visto giusto: l’amante era la collega.
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